Nuovo bond da 1 miliardi di euro per a2a, l’azienda multiservizi della Lombardia nata il 1° gennaio 2008 per la fusione tra Amsa e Asm, che sono confluiti in Aem dando vita al principale attore italiano.
La delibera del consiglio di gestione rientra in un più vasto programma di emissioni approvato lo scorso mese di settembre, per un importo totale che dovrebbe essere sui 2 miliardi di euro e rivolto agli investitori istituzionali con l’obiettivo di allungare il debito.
Un comunicato del gruppo la cui maggioranza è nelle mani del comune di Milano e del comune di Brescia (con 27,456% ciascuno) riferisce che il consiglio ha dato il via libera “all’emissione di titoli obbligazionari fino ad un massimo di 1 miliardo di euro che saranno collocati presso investitori qualificati e di cui verrà richiesta l’ammissione alla quotazione presso la Borsa del Lussemburgo“. La nota prosegue dicendo che “è stato dato mandato al presidente Graziano Tarantini e al direttore generale Renato Ravanelli di dare attuazione alla delibera e in particolare di stabilire le condizioni del prestito obbligazionario in base alle condizioni di mercato“.
Fino a questo momento i tempi dell’emissione non sono ancora noti: tutto sta nell’attendere “la prima finestra di mercato favorevole, lanciando il vero e proprio bond“. Il piano industriale della multiutility lombarda valido fino al 2015 calcolava un debito netto a 3,2 mliardi di euro, rispetto ai 4,6 stimati per l’intero 2012.
Per quanto riguarda la strategia, a2a intende riorganizzare le attività nel settore dello smaltimento e del recupero di energia dai rifiuti diventando il maggiore operatore italiano del settore. Questo avrà effetti anche sul teleriscaldamento, settore in cui saranno sviluppate reti alimentate da impianti cogenerativi, che estraggano energia meccanica per trasformarla in energia elettrica, utile soprattutto a ridurre l’inquinamento nelle città.
Per quanto riguarda gli investimenti, nel prossimo triennio a2a ne prevede per un importo che si avvicinerà a 1,2 miliardi di euro.