Il 50% di Aston Martin potrebbe diventare italiano, visto che Investindustrial, il fondo di investimenti londinese di Andrea Bonomi, si è detto pronto ad acquistare la metà della storica Casa automobilistica britannica. Ma per lo storico costruttore nato 99 anni fa come concessionario e solo nel 1922 diventato produttore, c’è un altro pretendente: si tratta dell’azienda indiana Mahindra & Mahindra, che potrebbe essere sul punto di rilanciare con un’offerta più vantaggiosa.
Secondo fonti finanziarie britanniche, dopo aver ceduto la Ducati al gruppo Volkswagen per 860 milioni il fondo della famiglia Bonomi avrebbe già sottoscritto un accordo preliminare con il fondo kuwaitiano Dar che possiede le quote di Aston Martin, per un valore di 250 milioni di sterline, pari a 310 milioni di euro.
La partita sembra ancora aperta: l’unica cosa certa sembra essere quella per cui entrambe le società interessate all’acquisto avrebbero deciso di continuare la produzione di auto sportive nella fabbrica di Gaydon, non lontano da Birmingham, mantenendo intatta l’occupazione.
A questo punto si attende una comunicazione ufficiale del fondo Dar, che dovrebbe arrivare entro fine settimana o l’inizio della settimana successiva. Secondo Bloomberg, chiunque si aggiundichi la quota di Aston Martin riceverà il 40% del capitale e il 50% dei diritti di voto nel cda, che per il restante 50% è formato da Investment Dar, finanziatori kuwaitiani e da manager Aston Martin.
Per l’azienda auto si tratta del secondo passaggio di mano (anche se questa volta è parziale) dopo quello avvenuto nel 2007, quando fu ceduta da Ford per 479 milioni di sterline: la Casa Usa, entrata in forte crisi, vendette anche Jaguar e Land Rover che passarono in mani indiane (Tata Motors) con la rassegnazione dei cittadini britannici, che avevano dovuto rinunciare a storici brand inglesi. Le auto Aston Martin sono salite alla ribalta negli anni Sessanta e Settanta grazie ai film di James Bond.
Se fino a oggi parte della tecnologia e del know how delle vetture Aston Martin deriva dal vecchio proprietario Ford, conl’arrivo di Investindustrial potrebbe subentrare il colosse tedesco Mercedes, che fornirebbe le parti meccaniche dando una nuova impronta all’azienda.