Medici e dirigenti Ssn sono in stato di agitazione e minacciano nuove proteste e scioperi per dire “no” al blocco del contratto nazionale in vigore dal 2009. Desiderano una politica diversa e pertanto hanno scritto una nota di protesta al Governo Letta.
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«I Medici, i veterinari, i dirigenti sanitari, amministrativi, professionali e tecnici, dipendenti del SSN bocciano l’estensione al 2014 del blocco della contrattazione nazionale ed aziendale in vigore dal 2009», aggiungendo che «cambiano i Governi, ma non le politiche».
«Un esproprio governativo di un diritto costituzionale viene così ad aggiungersi a penalizzazioni, economiche e normative, e vere e proprie leggi speciali, emanate contro i pubblici dipendenti, di cui fanno parte i Dirigenti del SSN. Non soddisfatto del congelamento delle retribuzioni al 2009, del blocco per un quadriennio del contratto di lavoro, e conseguente perdita del potere di acquisto delle retribuzioni di circa il 20%, dell’erosione dei fondi contrattuali, del peggioramento dei requisiti previdenziali, dell’imbarbarimento delle condizioni di lavoro, specie nelle aree di Pronto soccorso, della latitanza di risposte chiare e risolutive alla questione della responsabilità professionale, il Governo intende prolungare il blocco contrattuale e retributivo fino (ed oltre?) al 2014. Un film già visto che continua a caricare sui soliti noti, e solo su di loro, il risanamento dei conti pubblici».
Conclude la nota spiegando che «le organizzazioni sindacali dichiarano lo stato di agitazione delle categorie interessate, rinviando agli organismi statutari ulteriori iniziative di protesta, non escluso lo sciopero nazionale, in difesa della dignità e del valore delle professioni del SSN, della esigibilità reale del diritto alla salute dei cittadini, del diritto costituzionale alla contrattazione». Insomma, una vera e propria aria tesa nella dirigenza Ssn, non soddisfatta dello status dei loro contratti e delle condizioni di lavoro.
A breve si svolgerà un incontro con Gianpiero D’Alia, il ministro della Funzione Pubblica.