Rischio di licenziamento: no al demansionamento

di Teresa Barone

2 Ottobre 2013 09:00

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Il demansionamento è illegittimo anche se il fine è ?salvare? un dipendente dal licenziamento.

Non è possibile demansionare un dipendente che rischia il licenziamento, affidandogli incarichi dequalificanti pur di non allontanarlo dall’azienda.

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Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza 21356 del 18 settembre 2013, sottolineando come questo comportamento del datore di lavoro sia illegittimo e, soprattutto, presupponga il risarcimento dei danni nei confronti del lavoratore.

Anche nel caso in cui si voglia evitare il licenziamento di un dipendente, quindi, il demansionamento non trova alcuna giustificazione e deve essere condannato a priori. Il datore, infatti, ha sempre il dovere di affidare ai lavoratori mansioni compatibili con il livello professionale e la necessità di ristrutturare l’organico non autorizza la distribuzione di mansioni dequalificanti.

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«Non può ritenersi che il demansionamento sia legittimato dalla volontà di impedire il licenziamento in quanto mansioni dequalificanti devono essere comunque accettate (e prima ancora proposte, il che non sembra neppure essere stato dedotto) dal lavoratore.»