Bonifici esteri con ritenuta del 20%

di Teresa Barone

18 Febbraio 2014 09:00

logo PMI+ logo PMI+
Scatta la ritenuta del 20% sui bonifici accreditati dall?estero e relativi ai redditi di capitale.

Prelievo d’ingresso per tutti i bonifici bancari accreditati nei conti correnti degli italiani se provenienti dall’estero: lo prevede la Legge Europea n. 97 del 2013, che impone una ritenuta del 20% applicata sull’importo da parte dell’intermediario che rende possibile l’operazione.

=> Leggi i consigli per gestire il controllo sui conti correnti

La ritenuta (secondo quanto indicato nel provvedimento n. 2013/151663 emanato del direttore dell’Agenzia delle Entrate) viene applicata sulle transazioni finanziarie a beneficio di persone fisiche, enti non commerciali o società semplici ed equiparate: il fine è quello di agevolare il Fisco nell’intercettazione di capitali illeciti, pertanto il denaro che proviene dall’estero viene classificato come reddito imponibile salvo diverse indicazioni rese note dal contribuente.

Spetta al beneficiario, infatti, specificare che il flusso di denaro non costituisce un reddito di capitale o comunque non rappresenta un ricavato di un’operazione finanziaria: per inoltrare questa specifica è necessario presentare un’autocertificazione, resa anche in via preventiva e relativa a tutti i bonifici accreditati dall’estero presso lo stesso intermediario (salvo eccezioni trattate singolarmente).

=> Leggi come cresce l’imposta di bollo sui conti deposito

In ogni caso, è prevista la possibilità di richiedere la revoca della tassazione entro il 28 febbraio dell’anno successivo, ottenendo la restituzione della somma trattenuta da parte della banca.