Dirigenti PA: pagelle e compensi legati ai risultati

di Teresa Barone

7 Marzo 2014 09:00

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Il restyling delle cariche dirigenziali pubbliche parte dall?introduzione di apposite pagelle di valutazione: stipendi proporzionali ai risultati.

Come già annunciato dal neo Premier Matteo Renzi, i dirigenti statali saranno protagonisti di una prossima riforma volta a limitare benefici e sprechi di denaro pubblico.

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Entro marzo, o al massimo aprile, saranno introdotte nuove misure finalizzate a ottimizzare la gestione delle cariche dirigenziali nell’ottica di potenziare l’efficienza e attuare quanto previsto dalla spending review.

Tra le riforme figurano, innanzitutto, la creazione di un albo unico dei manager pubblici e l’introduzione della “giusta mobilità negli incarichi”, come annunciato dal Ministro della PA Marianna Madia, favorendo il ricambio dei vertici dopo circa cinque anni di lavoro nella medesima amministrazione.

La principale novità relativa al restyling delle cariche dirigenziali statali, tuttavia, riguarda l’arrivo di nuovi strumenti di valutazione finalizzati a rendere la retribuzione proporzionale al lavoro svolto e agli obiettivi conseguiti.

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A prendere vita, inoltre, potrebbe essere una sorta di “pagella” trasparente e dettagliata, caratterizzata da indicatori specifici in grado di rendere evidenti limiti e punti di forza della gestione finanziaria, informando sulla reale produttività dei vertici pubblici.