Da parte del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti arrivano nuove precisazioni in merito all’ipotetico bonus in busta paga a favore dei lavoratori dipendenti, un incentivo che non rappresenterà un intervento diretto sulle retribuzioni ma si realizzerà agendo sulle detrazioni fiscali.
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L’incremento delle retribuzioni percepite dai lavoratori dipendenti promesso da Matteo Renzi, infatti, passerà attraverso un potenziamento delle detrazioni IRPEF. Il Ministro, in definitiva, conferma quanto annunciato dal Premier smentendo le voci relative a una nuova discussione in sede al Governo:
«La scelta per l’aumento di 80 euro in busta paga resta quella annunciata da Renzi, ovvero un intervento sull’Irpef e sulle detrazioni da lavoro dipendente. Le ipotesi che circolano sono ricostruzioni dei giornali sulla possibilità di dare risposta ai problemi di equità che esistono, nel senso che un intervento diretto nelle buste paga consentirebbe di dedicarsi esattamente a quello ‘stock’ di persone ipotizzato. Ma al momento nel governo non c’è una discussione diversa rispetto ai primi annunci di Renzi.»
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È sempre Poletti a precisare l’esclusione dei pensionati dai nuovi sgravi fiscali, una decisione motivata dalla necessità di limitare la platea dei beneficiari per evitare di ridurre notevolmente l’incremento economico: «Data la quantità di risorse disponibili, se avessimo spalmato i benefici su una platea più larga avremmo finito per parlare di 10 euro, come in passato e questo avrebbe avuto effetti sull’economia.»