Dirigenti PA: autonomia a rischio?

di Teresa Barone

13 Ottobre 2014 08:00

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Le perplessità avanzate dalla Corte dei Conti sulla riforma della PA che limiterebbe l?autonomia dei dirigenti statali.

La delega per la riforma della PA attualmente al vaglio della Commissione Affari Costituzionali potrebbe limitare l’autonomia dei dirigenti statali. Un timore avanzato dal Presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, durante un’audizione presso la commissione Affari Costituzionali del Senato.

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Sono numerosi, infatti, i punti all’ordine del giorno della riforma che limiterebbero l’autonomia della classe dirigente pubblica secondo quanto sottolineato da Squitieri, il quale ha affermato che la riforma non tutela l’equilibrio tra «l’esigenza di assicurare la flessibilità dei modelli organizzativi e la salvaguardia di un’effettiva autonomia dei dirigenti nei confronti degli organi politici, basato sulla separazione tra indirizzo politico e attività gestionale.»

Sotto accusa è anche l’abolizione delle fasce, così come l’imposizione di limiti più stretti alla durata degli incarichi attribuiti ai dirigenti della PA:

«L’abolizione della distinzione in fasce, l’ampliamento della platea degli interessati, la breve durata degli incarichi attribuiti, il rischio che il mancato conferimento di una funzione possa provocare la decadenza dal rapporto di lavoro, costituiscono un insieme di elementi che potrebbero sacrificare l’autonomia della dirigenza»

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