Anche per il direttore di banca può essere decretato il licenziamento per giusta causa nel momento in cui la sua condotta, e gli illeciti compiuti, non rendono più solido il rapporto di lavoro e possono mettere a rischio l’istituto.
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La Corte di Cassazione si è espressa in merito, con la sentenza 17366 dell’1 settembre 2015, ritenendo legittimo il licenziamento del manager-direttore che ha compiuto alcuni atti ritenuti di notevole gravità: precisamente, il protagonista della vicenda aveva condotto un processo di erogazione del credito in modo irregolare, deliberando un mutuo superiore all’importo consentito e autorizzando la concessione di anticipi sulla base di fotocopie di fatture.
Inoltre, il direttore aveva consentito che un estraneo accedesse a una delle postazioni informatiche prendendo visione di alcune operazioni in corso.
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Secondo i giudici si tratta, soprattutto in quest’ultimo caso, di comportamenti di estrema gravità caratterizzati da negligenza e superficialità, soprattutto nella violazione dei principi di riservatezza e correttezza.