Gravidanza, lavoro e tanti dubbi, spesso intorno agli argomenti mamme/lavoro si creano moltissime domande e poche risposte.
I congedi
La famiglia è importante per ogni individuo ma quando ci si prepara a crearla, soprattutto al giorno d’oggi, si fanno dei calcoli e delle ricerca su quello che sarà il lavoro e le eventuali conseguenze. Sia per la mamma, ma anche per il papà, è importante avere del tempo indispensabile per la crescita del proprio figlio. Il lavoro è però l’altra parte utile per la propria vita e spesso unire entrambre le cose fa paura, ma proprio per questo è fondamentale conoscere tutte le tutele presenti sul lavoro.
Parlare al lavoro della gravidanza
Prima di tutto la legge protegge la donna in gravidanza e vieta al datore di lavoro di licenziarla dall’inizio della gestazione, fino al compimento di un anno di età del bambino. Dopo di che ci si sposta ad un secondo elemento sempre molto importante, il congedo maternità obbligatorio, nonché il periodo di 5 mesi di obbligo di astensione, due precedenti alla data presunta del parto e tre successivi al lieto evento, ricordante che tale diritto è previsto anche alle madri adottive o affidatarie.
Congedo parentale lungo anche per i padri
Inoltre è presente anche il congedo per malattia del bambino e per allattamento, infatti nel primo anno di vita del bambino, la mamma dipendente può avere diritto al permesso orario giornaliero per l’allattamento, che consiste in due pause giornaliere di 1 ora ciascuna, anche cumulabili in 2 ore in un’unica soluzione giornaliera. Per malattia invece sia la mamma che il papà hanno diritto ad astenersi dal lavoro per accudire il bimbo malato. Ricordando infine che i papà hanno diritto a due giorni di congedo obbligatorio, quando nasce il loro bambino, retribuiti al 100.