Un linguaggio scurrile legittima il licenziamento

di Teresa Barone

14 Febbraio 2017 14:00

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Un linguaggio volgare e scurrile sul posto di lavoro legittimo il licenziamento per giusta causa.

Utilizzare un linguaggio scurrile sul posto di lavoro, anche in pausa pranzo, può rappresentare una giusta causa di licenziamento.

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La Corte di Cassazione ha recentemente ribadito come nella valutazione della condotta di un dipendente entri in gioco anche il modo di esprimersi, soprattutto se caratterizzato da termini volgari e da una terminologia sboccata.

Con la sentenza 3380/2017, infatti, la Cassazione ha confermato il licenziamento per giusta causa di una commessa sorpresa più volte a conversare in modo poco educato con le colleghe durante la pausa pranzo.

La massima sanzione disciplinare è arrivata dopo molteplici richiami che, tuttavia, non avevano sortito alcun effetto.

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Secondo i giudici, quindi, il comportamento della lavoratrice era di una gravità tale da essere considerato lesivo del vincolo fiduciario con il datore di lavoro.

Fonte immagine: Shutterstock