I datori di lavoro non sono autorizzati ad accedere, in modo indiscriminato, alle email e ai dati personali contenuti negli smartphone dati in dotazione ai dipendenti.
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Lo ha ribadito recentemente il Garante della Privacy nella newsletter del 17 febbraio scorso, sottolineando come questa condotta sia illecita e punibile attraverso apposite sanzioni.
Il Garante ha imposto questo tipo di divieto a una multinazionale, sottolineando che:
«Il datore di lavoro – si legge nella comunicazione ufficiale del Garante – pur avendo la facoltà di verificare l’esatto adempimento della prestazione professionale ed il corretto utilizzo degli strumenti di lavoro da parte dei dipendenti, deve in ogni caso salvaguardarne la libertà e la dignità, attenendosi ai limiti previsti dalla normativa. La disciplina di settore in materia di controlli a distanza, inoltre, non consente di effettuare attività idonee a realizzare, anche indirettamente, il controllo massivo, prolungato e indiscriminato dell’attività del lavoratore.»
Per quanto riguarda i lavoratori, devono essere sempre informati chiaramente e dettagliatamente in merito alle modalità di utilizzo degli strumenti aziendali, così come riguardo le eventuali verifiche.
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