Il bando di concorso per dirigenti scolastici dovrebbe essere pubblicato entro la fine di aprile, dando il via all’iter di selezione che prevede una prova pre-selettiva, un esame scritto e una prova orale, seguiti da un corso di formazione per queste figure professionali.
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Secondo le ultime anticipazioni riportate su Orizzontescuola, inoltre, i posti disponibili dovrebbero essere duemila e non solo mille come previsto inizialmente. Un incremento giudicato positivamente dal sindacato Anief tenendo conto del caos reggenze che ha caratterizzato la gestione dell’anno scolastico in corso.
Il sindacato, inoltre, focalizza l’attenzione sulla necessità di specificare regole precise che consentano l’accesso al concorso anche da parte dei docenti precari che, solo conteggiando gli anni di precariato, possono raggiungere i cinque anni di servizio richiesti come requisito minimo per accedere alla selezione.
Sull’argomento è intervenuto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal:
«La burocrazia ancora una volta ha prevalso sul buon senso: il disastro accaduto nel corso di quest’anno, con una scuola italiana su tre costretta ad avere il dirigente scolastico part time, in ‘condominio’ con altri istituti, non è servito a nulla. Alla fine, i soliti immancabili intoppi legislativi hanno rimandato l’approvazione del bando. Ora ci siamo, ma nel nuovo regolamento del concorso non è stato sistemato tutto: il Miur, infatti, non vuole aprire ai precari storici, con almeno cinque anni di servizio alle spalle. Eppure, quest’apertura farebbe bene pure anche a ridurre l’età media dei nostri presidi, davvero troppo alta. Noi, però, non ci stiamo: abbiamo predisposto un apposito ricorso e invitiamo i diretti interessati a non demordere e a intraprendere l’ennesima battaglia legale durante la quale faremo valere le nostre ragioni.»
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