Per il prossimo 25 maggio è stato annunciato un sciopero generale dei dirigenti scolastici, una giornata di protesta promossa dal sindacato Udir e accompagnata da una manifestazione nazionale a Roma e da assemblee sindacali programmate in varie città della penisola.
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Una decisione che segue il mancato accoglimento delle richieste formulate dai presidi nei mesi passati e relative sia all’accumulo di reggenze sia raddoppio del Fondo unico nazionale, così come all’assegnazione dei 226 euro mensili come indennità di vacanza contrattuale.
Marcello Pacifico, segretario organizzativo della Confedir (Confederazione rappresentativa al tavolo della dirigenza pubblica per il triennio 2015-18), sottolinea che:
«In questi ultimi mesi l’azione del sindacato si è rivolta ai dirigenti scolastici, fornendo loro dati, documenti e tutte le indicazioni utili per metterli nelle condizioni di agire nella legalità. Abbiamo predisposto una serie di incontri, proprio per mettere in evidenza i crescenti carichi di lavoro, le responsabilità enormi, gli spostamenti continui per raggiungere plessi e sedi scolastiche, aggravati dalla riforma Renzi-Giannini, sempre in cambio di buste paga a dir poco esigue. Nel frattempo ci siamo attivati a trecentosessanta gradi per chiedere alle istituzioni di far cambiare le norme. Ma non abbiamo avuto riscontro. Lo sciopero del prossimo 25 maggio servirà a sensibilizzare chi di dovere.»