Le aziende possono licenziare solo se con giustificato motivo, in caso contrario sono presenti delle tutele per il dipendente e delle conseguenze per l’azienda.
Licenziamento illegittimo e risarcimento per stress
Il licenziamento che non è basato su una giusta causa avviene quando il datore di lavoro eserciti il proprio diritto di recesso violando il principio di buona fede, ponendo in essere comportamenti pretestuosi, ai limiti della discriminazione. Le conseguenze però non tardano a mancare e variano a seconda del numero dei dipendenti in azienda, in ogni caso se il Giudice del Lavoro riconosce l’illegittimità del licenziamento, c’è l’immediato obbligo da parte dell’imprenditore di reintegrare il dipendente nel suo posto di lavoro, inoltre deve risarcire lo stipendio previsto per tutti i giorni d’assenza causate dal licenziamento illegittimo. Aggiungendo anche il versamento di tutti i contributi previdenziali e assistenziali. Il dipendente può anche decidere di chiedere un’indennità pari a 15 mensilità di retribuzione globale, incluse quindi anche la tredicesima, la quattordicesima e il trattamento i fine rapporto. Infine è importante specificare che il datore di lavoro in caso di un licenziamento ingiustificato, può scegliere se riassumere il dipendente o pagargli un risarcimento danni, variabile a seconda dei casi e della dimensione dell’azienda.
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