L’Italia vanta un primato poco lusinghiero in Europa, dove figura come nazione caratterizzata da una fiscalità poco agevole e articolata. Lo rivela uno studio realizzato da TMF Group che nel “Financial Complexity Index 2017” sottolinea come la penisola rappresenti anche il terzo paese a livello mondiale prendendo in esame il livello di complessità della burocrazia: il podio vede in prima posizione la Turchia e al secondo posto il Brasile.
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A rendere molto complessa la fiscalità in Italia, secondo il rapporto, sono alcune regole imposte anche agli investitori stranieri, dall’obbligo di stendere in italiano i bilanci e i documenti di contabilità fino alla necessità di convertire i rendiconti in euro, passando per la normativa che impone la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione.
Anche i vari livelli di riscossione imposti in Italia non facilitano la burocrazia, basti pensare alla suddivisione tra le imposte nazionali, regionali e comunali. Al contrario, il sistema fiscale più semplice al mondo sembra essere quello che caratterizza le Isole Cayman.
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