Le critiche sul lavoro sono la quotidianità per moltissimi italiani, ma per il capo quali sono le conseguenze?
Il datore di lavoro
La Corte di Cassazione specifica che non viene integrata la diffamazione, nei casi in cui il datore di lavoro critica aspramente il dipendente sulla condotta professionale e non sull’individuo. Per questo se le critiche sono rivolte al lavoro e al ruolo professionale il capo non può essere accusato di reato e per questo tale critiche non possono sfociare in diffamazione. Per gestire tale situazione può essere importante capire in che modo superare al meglio le critiche, la rabbia e la frustrazione. L’errore da evitare, sopratutto per mantenere un ambiente di lavoro sereno è quello di innescare una lite oppure una discussione, ciò è sconsigliato sia per il proprio futuro e sia per il rapporto che si può andare a creare con colleghi o capo. Le critiche devono essere solo un motivo per dare il meglio e avere una carica in più per ripartire, anche nei casi più difficili e con il capo più duro.
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