Una corretta e tempestiva comunicazione al datore di lavoro dovrebbe sempre precedere un’assenza del dipendente, tenuto ad avvisare e a consentire un regolare svolgimento delle mansioni senza compromettere la produttività aziendale.
Ci sono circostanze, tuttavia, che possono rendere impossibile l’invio di una comunicazione che informi sull’assenza: si parla di gravi motivi familiari, una condizione ovviamente imprevista di cui il datore di lavoro deve tenere conto evitando di infliggere sanzioni che possono portare anche al licenziamento.
=> Visita fiscale: esenzioni e assenze
Lo ha sottolineato la Corte di Cassazione con la sentenza n. 1922 del 25 gennaio 2018, decisione che ribadisce come non possa essere licenziato il dipendente che omette di richiedere ufficialmente il permesso per assentarsi dal luogo di lavoro se dietro questo comportamento si cenano gravi problematiche familiari.
=> Licenziamento e verifica del periodo di comporto
Con la sentenza, i giudici hanno considerato sproporzionata la sanzione decisa dall’azienda rendendo illegittima la conclusione del rapporto di lavoro.