Per la maggioranza delle imprese mettere in atto strategie efficaci per accelerare la ripartenza è ancora una priorità, soprattutto considerando un PIL previsto in crescita ancora del 4,6% nel 2022 e una elevata percentuale di profili introvabili.
Per cogliere la piena ripartenza, le aziende sono chiamate a rivedere il tema dell’occupabilità dei propri dipendenti e a fronteggiare i cambiamenti generati dalla pandemia anche puntando sulle risorse umane interne. Intoo, società di Gi Group, ha stilato una lista di consigli utili alle imprese e ai responsabili HR focalizzando l’attenzione sulle azioni di reskilling e upskiling mirate, che valorizzino le competenze non agite delle persone.
- Una comunicazione attenta per tenere persone sempre informate sulla strategia dell’azienda e sul mercato, facendo in modo che i dipendenti si sentano parte di una catena di valore.
- Un feedback costante è determinante per sapere costantemente se le persone sono allineate con gli obiettivi aziendali. Per questo è fondamentale anche accogliere i suggerimenti, le proposte e le difficoltà segnalate dalle risorse umane.
- Mettere a disposizione una molteplicità di strumenti per formarsi e aggiornarsi anche in autonomia, come corsi, press release, piattaforme di e-learning, approfondimenti per un continuo upskilling personale.
- Attuare strategie di reskilling puntando delle competenze possedute dai dipendenti ma non agite, con l’obiettivo di costruire i ruoli che mancano e che non si trovano sul mercato. Uno strumento rivelatore di competenze inespresse è il rilancio del job posting interno.
- Mettere in atto azioni per la retention, mettendo al centro le persone e verificando periodicamente su cosa l’azienda potrebbe fornire maggiori risposte e soddisfazione, incentivando community professionali e networking interno.