Solo un lavoratore europeo su sette vorrebbe tornare al modello di lavoro tradizionale svolto totalmente in azienda. Lo sottolinea la nuova ricerca “Hybrid Living Futures” di Samsung, che conferma come la flessibilità conquistata durante la pandemia sia ormai prioritaria rispetto alla presenza in ufficio.
Lavoro ibrido in Europa
Lo studio focalizzato sui trend del mercato del lavoro post-pandemia, rivela che gli stili di vita personale e lavorativa “convenzionali” sono considerati superati. La tecnologia, consente alla metà degli europei (51%) di stabilire nuovi confini riducendo la necessità di lavorare in presenza ed incrementando (57%) la produttività. Il rovescio della medaglia è la difficoltà di staccare dal lavoro (18%), con oltre un quarto dei lavoratori agili (26%) che ha la sensazione di lavorare ininterrottamente.
Lavoro ibrido in Italia
Focalizzando l’attenzione sull’Italia, per l’83% di coloro che hanno adottato uno stile di vita ibrido tornare al modello lavorativo tradizionale basato sugli orari non è una priorità, mentre solo un 17% vorrebbe tornare all’orario tradizionale 9-18. Oltre la metà degli intervistati italiani, inoltre, ha dichiarato che grazie a uno stile di vita più agile ha constatato un aumento del tempo libero, dedicato alla famiglia nel 47% dei casi e all’esercizio fisico per il 43%.
Consigli di work life balance
Meik Wiking, CEO di The Happiness Research Institute, fornisce alcuni consigli ai lavoratori che desiderano disegnare confini più solidi tra la vita domestica e quella lavorativa, al fine di gestire meglio lo stile di vita ibrido:
- brain brushing per una routine lavorativa più serena, dedicandosi quando serve a 5 minuti di silenzio e concentrazione sulla respirazione;
- pranzare in compagnia virtualmente, per risollevare umore e morale;
- stabilire confini, evitando interruzioni che possono far perdere la concentrazione;
- coltivare relazioni locali organizzando un caffè virtuale, ordinando cibo da condividere o guardando un film insieme;
- immergersi nella natura mediante la pratica giapponese dello Shinrin-yoku (“bagno nella foresta”) con immersione totale nei profumi e suoni di un ambiente naturale.