Ci sono aziende in cui è impensabile cambiare direzione, ma che facendolo potrebbero trovarsi in situazioni più stimolanti e produttive.
Per rimettersi in gioco e intraprendere strade più creative, non è obbligatorio rivedere tutta l’organizzazione aziendale. Anche piccoli aggiustamenti possono dare un contributo significativo.
Un errore comune è organizzare il lavoro (e l’ufficio) per comparti stagni, ma in questo modo i settori non si incontrano mai. Riuscire a mettere in relazione risorse diverse può invece creare nuove connessioni e aprire la mente.
Per farlo basta prediligere gli spazi aperti e spostare le scrivanie in modo che lavoratori di diverse business unit / progetti si trovino a lavorare fianco a fianco.
In sala riunioni, banalmente, scegliere un tavolo tondo può fare la differenza (le persone si concentrano di più sulle idee meno sul fare bella figura rispetto al più gerarchico tavolo rettangolare, dominato dal team leader).
=> 4 strategie per il team creativo
Anche avere a che fare con persone diverse apre la mente: in fase di selezione, per esempio, bisogna imparare a rischiare puntando su nuove risorse in apparenza anche lontane dal proprio modo di pensare: con la diversità si cresce e si sperimentano nuove cose.
Lo stesso concetto sta alla base della formazione di un team eterogeneo, capace di essere più creativo, risvegliare nuove idee e mettere in dubbio verità cristallizzate.