Gestire al meglio i dipendenti è possibile grazie all’utilizzo dei loro dati che li riguardano, ad esempio se ne può migliorare la carriera studiando programmi personalizzati. Eppure, sussiste una forte diffidenza nella loro condivisione delle proprie informazioni professionali nei confronti dei datori di lavoro.
Secondo il report Decoding Organizational DNA di Accenture Strategy, più della metà dei dipendenti ritiene infatti l’utilizzo di nuove fonti per raccogliere dati sul personale una minaccia in termini di fiducia.
Allo stesso tempo, il 92% è favorevole alla raccolta di dati riguardanti la propria persona e il proprio lavoro, a patto che questo porti a un miglioramento del proprio rendimento o benessere, o ad altri benefici individuali. Le aziende devono quindi giocare a carte scoperte, costruendo un rapporto di fiducia con il dipendente.
A questo proposito Accenture consiglia di dare ai dipendenti il pieno controllo sui propri dati, dandogli la possibilità di portarli con sé se si dovesse lasciare l’azienda. Ciò non può che accrescere la fiducia. Anche uno scambio attivo tra dirigenza e dipendenti su quali sistemi di gestione dei dati adottare può essere un buon modo per rafforzare la relazione.
Infine la tecnologia può aiutare moltissimo: l’82% dei dipendenti intervistati pensa che la raccolta di dati attendibili attraverso lenuove tecnologie garantirà una maggiore correttezza nei pagamenti, nelle promozioni, e nelle valutazioni.