La gestione quotidiana di un numero elevato di email ha effetti negativi sulla leadership negli ambienti di lavoro, tanto da causare nei manager una riduzione della capacità di raggiungere obiettivi prefissati e di rappresentare un modello positivo per i dipendenti.
Uno studio condotto dalla Michigan State Univercity ha focalizzato l’attenzione su questo aspetto indagando sulle possibili conseguenze che la necessità di gestire un notevole quantitativo di comunicazioni via email può generare dal punto di vista dell’efficienza e della produttività di chi occupa una posizione di responsabilità.
Secondo gli autori della ricerca, pubblicata su Journal of Applied Psychology, i leader sono soggetti a distrazioni e a farne le spese sono anche i collaboratori: dovendo gestire una certa mole di email in un giorno, infatti, i manager tendono a limitare la produttività concentrandosi su attività di minore importanza e, soprattutto, impegnandosi meno nel loro ruolo di leadership.
Di conseguenza, anche le prestazioni dei dipendenti calano e con esse diminuisce la soddisfazione lavorativa, l’impegno, la motivazione. Ad aumentare sono invece lo stress e le emozioni negative che a loro volta causano improduttività e distrazioni.
Secondo quanto sottolineato da Russell Johnson, a capo dello studio, l’email rappresenta certamente una risorsa utile ma può trasformarsi in uno strumento dannoso se usata in modo inappropriato: per i manager significa non riuscire a raggiungere gli obiettivi e trascurare le responsabilità, limitando il controllo sui dipendenti. Una possibile strategia preventiva si basa sullo stabilire fasce di tempo precise da dedicare al controllo della posta elettronica, evitando di leggere e rispondere a una email nel momento in cui viene ricevuta.