Un elemento che contraddistingue un buon manager è la sua capacità di imporsi anche come leader. A tal fine, Hays consiglia quattro strategie per gestire la squadra al meglio, coinvolgendo ogni singolo elemento. Il vero leader, infatti, conosce la sottile differenza tra delegare e incaricare e riesce a farla capire agli altri.
Il team deve essere coinvolto nelle decisioni e nel processo creativo per potersi sentire parte attiva del progetto. I lavoratori devono essere messi nelle condizioni di sapere come muoversi senza però spersonalizzarsi.
In caso di errori il leader si confronta con chi ha sbagliato senza giudicare, ponendo l’errore stesso come una possibilità di crescita e di miglioramento. In questo modo agisce in sintonia con i singoli elementi per migliorare i punti deboli dell’intera squadra. Anche per questo saper ascoltare è fondamentale. A tal fine, si consiglia di incontrarsi frequentemente con i propri collaboratori, organizzando meeting e sessioni di coaching frequenti. Come sottolinea Alistair Cox, CEO di Hays, questi momenti offrono:
una possibilità per i manager di strutturare un bilancio complessivo e discutere le performance dei collaboratori, complimentarsi e fornire una guida chiara e un supporto concreto su come lavorare insieme, affrontando le aree che necessitano miglioramenti.
Infine, il manager deve imparare a conoscere ogni singolo collaboratore, evitando la sensazione di farli sentire dei semplici numeri.
Il leader non deve essere il miglior amico dei lavoratori ma deve conoscere ogni situazione personale, per far sentire a proprio agio il singolo e tener conto delle sue esigenze. Un impasto tra rapporto professionale e privato, un difficile equilibrio che va costruito con gli anni.