Le politiche di inclusione e la gestione delle diversità in azienda riescono a dare valore al marchio, rendendolo più vicino alle persone ma dando anche all’azienda la possibilità di attingere ad un bacino più largo di talenti. Per questo il diversity management riesce a dare una marcia in più all’azienda.
Per lavorare nel modo giusto, i selezionatori sono chiamati a mettere in discussione il loro modo di pensare. Prima di tutto l’intero comparto delle risorse umane deve essere capace di andare oltre i propri pregiudizi.
Il concetto di diversità è molto largo, può trattarsi di combattere le discriminazioni legate al genere, all’età, alle disabilità, al luogo di residenza, all’istruzione. A seconda del proprio background culturale si avranno diversi tipi di resistenze, ma liberandosene si sarà più capaci di fare una selezione onesta ed equilibrata.
L’accettazione delle diversità deve far parte della cultura aziendale, per questo sarà bene promuovere un contesto aperto, in cui si evidenzino le peculiarità di ognuno.
Il comparto delle risorse umane gioca un ruolo fondamentale ma non è l’unico a doversi muovere nella giusta direzione, si tratta di trovare un nuovo equilibrio, più in linea con le richieste culturali del momento.
La differenza aumenta la spinta creativa, alimenta il confronto, innesca nuovi ingranaggi, non fa solo fare bella figura all’azienda, ma l’aiuta a crescere in modo innovativo.