La comunicazione è la chiave di ogni buona relazione, sia personale che professionale e ad ogni livello. Un manager incapace di relazionarsi con i propri dipendenti non può essere considerato un buon manager. Eppure tutti possono dire di aver avuto a che fare con dirigenti che non ascoltano i feedback dei dipendenti, o che cercano di prendersi il merito di un lavoro ben fatto o, ancora, che alimentano un clima di timore che impedisce di esprimere opinioni. Ma non si può costruire un’azienda sulla paura o sul valore del singolo.
In altri casi, i manager sono in buona fede ma non riescono ugualmente a comunicare come dovrebbero con i proprio team. Per riuscire a farlo al meglio bisognerebbe seguire tre strade.
- Prima di tutto ascoltare attivamente, prestando attenzione alle parole e al tono. Questa capacità permette di entrare in connessione con gli altri, sviluppando empatia.
- La seconda strada è essere chiari con le priorità, ricordando che i manager che non sanno delegare sono cattivi manager. È necessario chiarire le attività da svolgere, classificandole e mantenendo le informazioni a portata di mano.Per far sì che tutti siano concentrati si deve fornire una tabella di marcia a breve termine comunicando le cose da fare via via, non confondendo questi task con gli obiettivi di lungo termine.
- L’ultima strada è conoscere veramente le persone che lavorano in azienda. Per farlo bisogna provare sincero interesse per la loro vita, ciò permette non solo di capire meglio i loro stati d’animo e quindi quanto possono produrre a lavoro ma anche di conoscere meglio le loro competenze. Naturalmente il rapporto lavorativo migliorerà come conseguenza di quello personale.