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Nonostante siano molti i manager di successo a vantarsi di avere bisogno di poche ore di sonno, la scienza dimostra da sempre l’importanza di un riposo prolungato e di qualità. In generale, la durata del sonno notturno dovrebbe essere di sette-nove ore e diminuirla anche solo di novanta minuti potrebbe causare danni alla memoria, problemi nelle relazioni e nella qualità della vita e una notevole disattenzione.
Naturalmente non esistono ricette valide per tutti e ognuno dovrà valutare il tempo di cui necessita ma la cosa importante è cercare di avere un ritmo sempre uguale. Gli esperti dicono che andare a letto sempre alla stessa ora creerà un bioritmo ordinato tanto che ci si sveglierà sempre alla stessa ora, riposati e senza sveglie traumatiche. Naturalmente a seconda dei momenti del lavoro ciò non è sempre possibile, ma dovrebbe essere l’obiettivo.
Anche una routine serale aiuta ad andare a letto più sereni e ad addormentarsi prima. Spegnere ogni dispositivo, prendersi cura della propria igiene, leggere qualche pagina di un libro, sono tutte cose che permettono di rallentare il ritmo e avviarsi a trascorrere una notte più tranquilla. Un problema che affligge molte persone, soprattutto andando avanti con l’età, è svegliarsi durante la notte e rimuginare sui problemi lavorativi e personali.
Il pensiero che ci deve guidare è che i problemi non possono essere risolti nel cuore della notte quindi è inutile stare svegli a pensarci. Al limite ci si può concedere di appuntarli per poterci pensare poi la mattina dopo. Scrivere infatti, si sa, è un atto liberatorio.