Chi è il leader trasformazionale? È un leader carismatico, in grado di creare entusiasmo, di motivare il gruppo, di influenzare i desideri e le aspettative dei singoli, di favorire il coinvolgimento dei collaboratori in modo da indurli a perseguire gli obiettivi dell’azienda.
Oggi, al leader è richiesta la capacità di gestire e di far fronte al continuo cambiamento di un’organizzazione: il primo cambiamento tra tutti è quello di trasformare gli individui del gruppo e il loro modo di pensare in maniera tale da aiutarli a raggiungere le proprie potenzialità.
Il leader trasformazionale deve essere capace di intuire anomalie e problemi, deve proporre nuovi schemi, diversi da quelli usati nel passato, per rispondere alle tensioni provenienti dall’ambiente interno e da quello esterno. Per riuscire in ciò, egli deve essere in grado di creare un team e suscitare nei membri del gruppo la consapevolezza dell’importanza del lavoro di ognuno. A questo scopo è indispensabile la sua capacità di creare delle relazioni vere con i propri collaboratori: egli deve essere un confidente e un formatore.
Per raggiungere questi risultati, il leader trasformazionale, si avvale delle “quattro i”:
- influenza idealizzata. Il leader è un modello di riferimento per i suoi collaboratori, un esempio di impegno e coerenza;
- ispirazione o leadership ispirazionale. Il leader incoraggia il gruppo e i suoi membri diffondendo ottimismo ed entusiasmo, cerca di motivarli e di coinvolgerli;
- stimolazione intellettuale. Il leader spinge i suoi collaboratori a vedere i problemi sotto un’ottica diversa e a cercare soluzioni nuove agli stessi stimolandoli all’uso delle proprie facoltà intellettuali;
- considerazione individualizzata. Il leader presta attenzione al singolo collaboratore, tenendo conto delle differenze individuali, delle diverse aspettative, favorendo la crescita personale e professionale di ogni membro del gruppo, facendo sentire ogni individuo apprezzato e valorizzato.
Il leader trasformazionale mette in risalto l’importanza degli obiettivi prefissati, sottolinea i vantaggi che essi presentano per l’azienda e per i singoli lavoratori, motivando in tal modo i suoi collaboratori. Attraverso questo approccio egli riesce ad ottenere dai membri del gruppo più di quanto essi stessi prevedano, influenzandoli in maniera tale da far loro superare i propri interessi personali per renderli capaci di perseguire l’obiettivo collettivo: in questo modo si trasformano, essi stessi, in agenti del cambiamento.