Locke afferma che «la soddisfazione lavorativa è un sentimento di piacevolezza derivante dalla percezione che l’attività professionale svolta consente di soddisfare importanti valori personali connessi al lavoro». Ma cosa rende soddisfatti del proprio lavoro?
Alla domanda «Sei soddisfatto del lavoro che fai?» molto probabilmente, persone che lavorano nello stesso ambiente di lavoro, con una analoga retribuzione e mansioni similari risponderanno in modo diverso. Infatti i work value, ovvero ciò che i lavoratori considerano importante nel loro lavoro, non sono uguali per tutti.
Ad esempio il livello della retribuzione non sempre rappresenta il principale fattore di soddisfazione. A volte è importante anche la chiarezza e la coerenza dei criteri usati per determinare la sua entità. Altri individui, più che effettuare un confronto con quanto percepito dagli altri, effettuano un confronto con le loro esperienze precedenti.
D’altra parte, spesso la stessa persona risponderà alla nostra domanda dicendo che è soddisfatta del proprio lavoro per alcuni aspetti, mentre non lo è per altri. Quante volte, ad esempio, è capitato di sentire dire: «Mi trovo bene sul mio posto di lavoro con i colleghi e con il mio capo, certo non guadagno granché» oppure il contrario «Guadagno bene, ma il mio capo e i miei colleghi sono insopportabili» o ancora «Preferirei guadagnare 100 euro in meno e fare un lavoro che mi piace».
Fattori come il tipo di lavoro svolto, il grado di coinvolgimento nelle mansioni eseguite, il grado di motivazione, la ripetitività del lavoro, la possibilità di seguire l’intero processo lavorativo, il grado di autonomia e responsabilità attributi nello svolgimento delle mansioni, sono estremamente importanti ed incidono fortemente sulla soddisfazione del lavoro. Affermava Dostoevskij: «Se vuoi trasformare un uomo in una nullità non devi far altro che ritenere inutile il suo lavoro».
D’altra parte l’importanza che hanno questi fattori dipende molto dal singolo soggetto e da come questi percepisce i bisogni di crescita e di sviluppo: tanto essi sono maggiori, più sarà la soddisfazione che il lavoratore trarrà da fattori diversi dalla retribuzione. Oppure si è più volte osservato che le persone dotate di un titolo di studio superiore preferiscono lavori più stimolanti ed interessanti rispetto a quelli che hanno un titolo di studio inferiore.
Infine, va detto che lo stesso elenco di quelli che possono essere fattori che comportano una maggiore soddisfazione sul lavoro, è in continua evoluzione dati gli incessanti mutamenti a cui è soggetta la nostra società.