«Non c’è mai una seconda volta per dare una prima impressione». Lo insegnano nei corsi di public-speaking, motivazione, marketing. Quanto è vero? Tanto, indubbiamente.
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Nei rapporti formali, è importante l’abbigliamento, la cura della persona, il rispetto della cosiddetta “business etiquette” e un certo modo di fare affabile, brillante, giusto e misurato. In molti importanti incontri di lavoro, lo scopo è quello di concludere degli affari, spesso anche molto consistenti dal punto di vista economico.
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È chiaro che in queste occasioni, anche un sorriso, una battuta, un particolare stile personale e nell’abbigliamento, possono essere il “plus” che fa la differenza, che fa capitolare il cliente, che in sostanza gli fa dire di “sì”.
L’abbigliamento più adatto per un incontro di lavoro ha una gradazione molto accentuata a seconda della formalità. Se vi incontrerete per un aperitivo in un albergo di lusso, il potenziale cliente si aspetta da voi look formale e firmato, non potrete presentarvi quindi senza l’intramontabile eleganza della cravatta.
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Diversamente, se l’incontro è in un ufficio, potete magari mancare di cravatta ma cercare sempre di essere molto raffinati. L’ideale è puntare sull’arco cromatico del blu-nero-grigio, per non sbagliare, praticamente, mai.
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I tocchi cromatici molto vivaci sono difficili da abbinare bene e possono andare solo se avete una personalità spiccata, di grande spessore.
Insomma, dopo aver notato il vostro particolare inusuale nell’abbigliamento, devono spostare l’attenzione su di voi, perché avete delle cose ben più interessanti da dire. Per le donne, il trucco deve essere sobrio ma efficace e per gli uomini è vietato usare profumi o dopobarba troppo accentuati.
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