Segnali di lealtà dei collaboratori

di Chiara Basciano

3 Aprile 2013 12:00

logo PMI+ logo PMI+
Come capire che un dipendente è leale con il dirigente? Ecco alcuni segnali rivelatori.

Avere collaboratori leali può rappresentare un grande vantaggio. Lealtà che non coincide necessariamente con il tempo passato in azienda, ma che può essere riconosciuta grazie ad alcuni segnali indicatori, come ad esempio il fatto che trattino il dirigente come una persona, e non solo come un proprio superiore.

Molti infatti vedono il boss come vedevano il maestro alle scuole elementari. Come un esistenza cioè limitata alle quattro mura dell’azienda, così come lo era per il maestro a scuola. I collaboratori leali superano questa dicotomia, capiscono che hanno davanti un essere umano con tutte le sue possibili difficoltà, e si augurano una carriera prosperosa per se stessi come per il proprio dirigente.

Il collaboratore leale non si limita a dire quello che il dirigente vorrebbe sentirsi dire, ma è capace di indicare un errore quando questo potrebbe ripercuotersi sul bene dell’azienda, anche se sa che il suo parere potrebbe non essere così apprezzato. E nello stesso tempo non si perde nel parlar male del dirigente appena egli abbia girato le spalle, ma sa che trattando con rispetto non potrà che ricevere rispetto in cambio.

Per questo manifesta in privato il disaccordo, sapendo che può essere costruttivo e nello stesso tempo non dimenticandosi che una volta presa la decisione ci sarà da rispettarla senza continuamente metterla in dubbio. Infine, quando si rende conto che è venuto il momento di cambiare aria e lasciare l’azienda, sa comunicarlo in tempo per evitare che la sua partenza possa generare un vuoto che metta in difficoltà il dirigente o la compagnia stessa.

Tutti segnali che identificano un collaboratore leale. A patto naturalmente che il dirigente sia pronto a dare la stessa lealtà che richiede in cambio.