Quando i dipendenti sono motivati, riescono a lavorare in maniera ottimale e sono di conseguenza in grado di migliorare tutto il business. Cosa fare allora e cosa evitare per riuscire a motivarli?
Numerosi studi dimostrano che la motivazione dei dipendenti deriva da tre importanti fattori, ovvero allineamento del dipendente con gli obiettivi e la visione della società per la quale lavora; la fede del dipendente nella competenza del management e il loro impegno per realizzare gli obiettivi e la visione aziendale; la fiducia nel loro manager.
Per raggiungere tale obiettivo è innanzitutto necessario non arrabbiarsi, o quantomeno farlo nel modo giusto, nella quantità giusta e nel momento giusto. Non essere un manager freddo, distante, rude o scortese, dato che i dipendenti prenderanno spunto dal comportamento del loro superiore; non inviare messaggi contraddittori al proprio team, non agire in maniera confusa e preoccupata, non evitare di assumersi la responsabilità dei fallimenti quando necessario, e non saltare a conclusioni affrettate senza aver verificato prima come sono andati i fatti.
Queste dunque le cose da non fare, mentre qui di seguito vengono elencate quelle da fare, che sono ancora più importanti dei divieti. Fate le promesse solo nel momento in cui state per realizzarle – e non prima – siate sensibili e rispondete sempre alle domande dei vostri dipendenti; sostenete pubblicamente il vostro team, anche se ci sono conflitti; ammettete i vostri errori, riconoscete i successi, soprattutto quelli conseguiti dalla vostra squadra.
Sappiate ascoltare e chiedere aiuto ai dipendenti, sorridete quando lo ritenete opportuno. In questo modo riuscirete a motivare i vostri dipendenti.
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