I dipendenti insoddisfatti possono influenzare negativamente la produttività, il morale e la reputazione della vostra azienda. Come fare a individuarli? Ecco alcuni segnali che solitamente caratterizzano quei membri del team assolutamente scontenti del proprio lavoro.
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Poca partecipazione. Un dipendente ritarda sempre, ha un elevato tasso di assenteismo e fa delle lunghe pause pranzo? È un chiaro segnale di insoddisfazione, che può essere puramente lavorativa o personale. In questo caso è necessario comunicare per capire qual è la fonte del problema.
La qualità del lavoro è scarsa. La produttività è un buon indicatore della soddisfazione di dipendenti, dunque se crolla in maniera evidente può esser un chiaro fattore di insoddisfazione. Certo, una scarsa produttività potrebbe anche esser legata ad altri fattori, dunque come sempre è bene cercare di capire dove sta il problema e cercare di risolverlo.
Reclami in aumento. La disattenzione nei confronti dei dettagli sul lavoro colpisce clienti, consumatori e collaboratori. Se il manager nota un aumento dei reclami relativo a ciò che ha fatto un determinato dipendente, può iniziare a preoccuparsi. È un segno di possibile insoddisfazione, che peraltro può andare a ledere l’azienda per la quale si lavora.
Un atteggiamento cattivo può manifestarsi in diversi modi, e può peraltro influenzare tutto l’ufficio. Un dipendente che non riesce a seguire le istruzioni date dal proprio capo o che rifiuta di eseguire le richieste non è un dipendente felice. Attenzione dunque ai cambiamenti di umore e di aspetto.
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