Un manager può aiutare i propri dipendenti a sviluppare determinate capacità da leader, in modo tale che possano offrire un notevole contributo nella crescita del business. Una di queste è il problem-solving.
Un approccio tipico utilizzato da alcuni leader consiste nel dare loro dei consigli e limitarsi semplicemente a questo, ma si tratta di un metodo che può funzionare solo a breve termine e che non avrà alcun effetto positivo nel lungo periodo. Il manager è dunque chiamato a usare un altro approccio, che prevede lo stimolare le domande da parte dei dipendenti e seguirli quando cercano di trovare la risposta da sé.
Un esempio tipico di tale approccio potrebbe essere il seguente: il dipendente chiede “non sono sicuro di come gestire questa situazione”, e il manager dovrebbe invitarlo a rifletterci sopra con una risposta di questo genere “quali opzioni hai davanti? Cosa pensi succederà se scegli l’opzione A piuttosto che la B?”. A questo punto, aspettate e ascoltate, in modo tale da capire qual è il loro pensiero e come reagiscono nel problem-solving diretto.
Stimolate insomma le auto-domande e le auto-risposte nei dipendenti, e di certo di tale abilità ne beneficerà tutto il team e l’azienda stessa.
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