Come i fallimenti rendono il manager migliore

di Floriana Giambarresi

28 Maggio 2013 13:00

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Un fallimento non è di certo positivo per l'azienda che si gestisce, ma può rendere il manager migliore: ecco cosa imparare.

Anche un manager di successo può andare incontro a diversi fallimenti, che di certo non rappresentano un elemento positivo per il business aziendale, ma sono qualcosa da cui il dirigente può trarre insegnamento per diventare migliore nel proprio lavoro. Ecco come fare.

Il fallimento è inevitabile: nessun individuo, azienda, prodotto o servizio, è infallibile. Si possono infatti presentare in qualunque momento dei problemi o dei colpi di scena che possono ostacolare la strada verso il successo. È importante rendersi conto di ciò, e imparare a superare gli ostacoli, al contempo essendo disposti a prendersi di rischi. Fattore molto importante quando si gestisce un’azienda.

Il fallimento è un bene per i rapporti. Non c’è niente di più forte per il rapporto azienda-clienti di un fallimento, a patto che si sappia come superarlo e come evitare che accada di nuovo. È il modo in cui lo si gestisce che conta, infatti.

Il fallimento migliora l’empatia verso gli altri, dunque non c’è modo migliore per il manager di capire ciò di cui hanno bisogno i propri dipendenti per avere successo (o per fallire). Insegna infatti a costruire un maggior livello di fiducia verso i collaboratori, così come di fedeltà.

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