Colloquio di lavoro: tre domande che rivelano tutto

di Anna Fabi

Pubblicato 25 Giugno 2013
Aggiornato 18 Febbraio 2020 15:00

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I tre quesiti ?rivelatori? che ogni responsabile delle risorse umane dovrebbe porre ai candidati in sede di colloquio.

Come far emergere qualità e debolezze di un candidato nel corso del colloquio di lavoro? I responsabili delle risorse umane hanno a disposizione alcuni quesiti “rivelatori”, in grado di smascherare gli aspiranti nuovi assunti non adatti alla posizione che si offre.

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La strategia più efficace da utilizzare durante il colloquio prevede un iter specifico, intervistando il candidato a partire dalle origini del suo percorso professionale e focalizzando l’attenzione su tre domande chiave da porre esattamente nel seguente ordine:

1. Come sei venuto a conoscenza di questa offerta di lavoro?
La risposta a questa domanda è in grado di rivelare se il candidato è davvero interessato all’impiego che si offre, oppure se è alla ricerca di un lavoro qualsiasi. Più è generica la risorsa utilizzata per cercare un impiego, maggiore è la possibilità che il candidato non abbia effettivamente chiaro qual è il suo obiettivo professionale.

2. Cosa ti ha attirato riguardo il lavoro descritto nell’annuncio?

Le risposte possono essere molteplici: il candidato potrebbe essere stato colpito dalle possibilità di guadagno ma anche dalla descrizione dell’ambiente di lavoro, così come dalle possibilità di crescita professionale.

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3. Perché hai lasciato/perso il tuo precedentemente impiego?
Anche in questo caso le motivazioni cambiano  notevolmente e possono fare riferimento alla ricerca di nuove opportunità di carriera e di uno stipendio maggiore, allo stress causato da carichi di lavoro eccessivi oppure ai contrasti con il capo o con i colleghi.