Probabilmente si avrà avuto l’occasione di sentir parlare del “terzo miliardo”, e si sta iniziando a sentire il loro impatto. Il terzo miliardo è un termine usato per descrivere i miliardi di donne che si uniranno all’economia globale – come dirigenti, manager, imprenditrici – entro il prossimo decennio, soprattutto nei Paesi emergenti.
Le donne manager sono oggi all’avanguardia e si sta iniziando a notare i frutti del loro cambiamento. Sono pronte infatti a trasformare le economie locali e, secondo molti, a cambiare il mondo. Secondo ogli esperti, gli investimenti che sono in grado di fare producono enormi ritorni per le intere comunità e questo dato positivo avrà un impatto soprattutto nei prossimi anni.
Le donne manager e soprattutto le imprenditrici hanno tratto in parte ottimi benefici dalla crescita della microfinanza. Nel tempo, sono in grado di far crescere l’azienda gestita olte l’etichetta “micro”, e possono creare migliaia, se non milioni, di posti di lavoro. Il potenziale è incredibile, sottolineano gli esperti.
In alcuni Paesi, soprattutto quelli emergenti, possono oggi ancora avere molte difficoltà nella burocrazia, e una delle maggiori sfide per le donne manager è quello di ottenere l’accesso al capitale in modo che possano ottenere vantaggi per costruire un business. Ad esempio in Turchia è per loro difficile aprire un conto in banca o chiedere dei finanziamenti, poiché sono considerate meno credibili degli uomini. Eppure, gli esperti sottolineano il grande potenziale che queste giovani donne hanno per cambiare le cose, soprattutto nei Paesi appunto emergenti.
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