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Quali sono i profili più temuti dai responsabili delle risorse umane? Quali le tipologie di dipendenti che è preferibile non inserire all’interno di un gruppo di lavoro? Dai consulenti del lavoro arrivano consigli utili per riconoscere, e tenere lontani, i potenziali neo assunti che potrebbero complicare la vita del capo e dei colleghi.
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Il superbo: diffidare dal candidato che sembra essere troppo pieno di sé e mostra una spiccata superbia, potenzialmente molto dannoso per l’armonia e l’efficienza di un gruppo di lavoro affiatato.
L’incontentabile: riconoscerlo non è difficile, soprattutto se in fase di colloquio sembra voler definire anche le più piccole clausole e ha da ridire su ogni minimo dettaglio, anche banale.
L’egocentrico: una pessima risorsa da inserire in un team dove la coesione è fondamentale per il conseguimento dei risultati richiesti, così come la capacità di accettare il punto di vista altrui senza voler prevaricare a tutti i costi.
Il pessimista: chi riesce a essere sempre negativo non fa bene alla squadra, compromettendo qualsiasi strategia messa in atto per motivare e ispirare i membri del gruppo.
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L’immaturo: diffidare da chi si mostra troppo superficiale e non che sembra voler ottenere il massimo rendimento con il minimo sforzo. La presenza di un collaboratore sfaccendato, seppure apparentemente capace, è deleteria per l’intero team di lavoro, con la conseguente nascita di attriti, invidie e conflitti con coloro che lavorano sodo.