I manager italiani hanno solitamente troppa autostima e poca flessibilità verso i dipendenti. Lo comunica Hay Group, che ha pubblicato di recente due nuovi report utili a comprendere la situazione della dirigenza tricolore.
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«Le apparenze possono ingannare». Questo il titolo del primo report, tramite cui emerge come il 43% dei manager globali manifesta uno stile di leadership coercitivo con i collaboratori, mentre la percentuale sale al 69% se di parla di manager italiani. «Quello direttivo – commenta Cinzia Tommasi, responsabile del Consulting di Hay – è uno stile che risulta molto efficace in periodi di crisi ma che, se usato a lungo, impatta negativamente sulle performance, perché non permette ai team di esprimersi al meglio».
L’altra ricerca è denominata «Best Companies for Leadership», che classifica le aziende sull’orientamento al cliente, flessibilità, capacità di collaborazione e rinnovamento. «In termini di capacità ad affrontare le situazioni di criticità mettendo al centro i clienti, i manager dell’area finanziaria sono i meno capaci rispetto ai colleghi di altri settori», sottolinea la Tommasi.
In Italia, il 70% dei manager delle istituzioni finanziarie viene definito dai collaboratori come una «persona che crea un clima aziendale demotivante». Non molto meglio sono i francesi (al 68% incapaci di motivare), seguiti da tedeschi (59%) e britannici (52%).
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