I grandi leader? Sono introversi e simpatici

di Floriana Giambarresi

8 Gennaio 2014 16:00

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Ecco perché i grandi leader sono introversi e simpatici, così da trarre ispirazione dal loro modo di agire in pubblico.

Quando si parla di successo nel mondo degli affari vi sono numerosissimi elementi da tenere in considerazione, ma anche alcune caratteristiche che accomunano i grandi leader. Tra queste, introversione e simpatia.

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Un buon lavoratore vuole essere la persona più intelligente nella stanza in cui si trova, mentre un buon leader vuole assumere la persona più intelligente nella stanza. Il trucco per i dirigenti è dunque quello di capire chi è quella persona e come ingaggiarla nel proprio team: tutte le startup riconoscono l’importanza di assumere i migliori talenti, quindi perché non cercarli?

Il mondo business non è mai stato del tutto amichevole per gli introversi eppure circa quattro tra i dieci top manager globali – tra cui Larry Page di Google – lo sono. Nonostante questo aspetto del loro carattere riescono a promuovere un ambiente di squadra migliore rispetto ai loro coetanei più estroversi: è dimostrato da diverse ricerche.

Saper ascoltare è anche più importante di saper parlare. Basta prendere il caso di Mark Zuckerberg per fornire un esempio, un ragazzo che ai tempi del lancio di Facebook fu preso di mira a causa delle sue scarse capacità comunicative,  ma comunque capace di cambiare per sempre il modo in cui comunicano le persone grazie al suo social network. Questo perché dietro il suo cappuccio della felpa e le sue poche parole c’era un grande ascoltatore.

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