Spesso osteggiata dai professionisti delle risorse umane perché terreno fertile per lo sviluppo di gossip e favoritismi, la creazione di legami forti in ambito lavorativo si caratterizza per numerosi vantaggi, non solo per i dipendenti ma anche per le stesse aziende.
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Esistono numerose ricerche in grado di dare credito a questa teoria, supportata anche da un’indagine promossa da Randstad secondo la quale l’amicizia tra colleghi migliora la soddisfazione personale rendendo più efficienti.
«Non si può negare che le amicizie sul posto di lavoro possano contribuire a creare una cultura del lavoro positiva, potenziando produttività e creatività e favorendo migliori prestazioni personali e una più forte coesione di squadra. Spesso gli stessi dipendenti non sono a conoscenza che questi “piccoli” ma positivi cambiamenti portano vantaggi al business aziendale.»
Uno studio condotto da un team di ricercatori della University of Kentucky, inoltre, sostiene che l’amicizia sul lavoro rappresenti una sorta di ” antidoto” per la mancanza di motivazione e impegno. Alla luce di questi diversi studi è facile comprendere quale beneficio potrebbero trarre i manager HR, invitati a promuovere e incoraggiare l’amicizia tra i collaboratori per garantire prestazioni elevate e un lavoro di squadra più che soddisfacente.
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Solo per fare un esempio, alcune aziende concedono bonus ai dipendenti che propongono l’assunzione di amici fidati, considerati una garanzia dai datori di lavoro: Ernst & Young ha perfino stabilito che la metà delle assunzioni in programma debbano basarsi sulle “raccomandazioni” degli stessi lavoratori.