Affrontare alla radice e prevenire le cause che scatenano lo stress da lavoro è un obiettivo comune alle aziende e ai lavoratori, sempre più colpiti da questo malessere che rappresenta la principale causa di assenteismo in Europa.
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La UE (precisamente l’agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro Eu-Osha) traccia un quadro completo e allarmante del fenomeno “stress lavoro-correlato“, sottolineando come più di un lavoratore su due soffra a causa di questo fenomeno e lamenti una gestione del problema carente o del tutto assente.
Un tema che, invece, la stessa agenzia non intende sottovalutare avviando la campagna biennale “Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato”: l’iniziativa sarà coordinata a livello nazionale dai “Punti focali nazionali” presenti in oltre trenta Stati europei e coinvolgerà centinaia di organizzazioni attivando sessioni di formazione, conferenze, workshop, filmati, concorsi fotografici, campagne pubblicitarie e conferenze stampa.
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Per il lancio della campagna sono intervenuti il commissario europeo per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione László Andor, il viceministro greco del Lavoro, della sicurezza sociale e del welfare Vasilis Kegkeroglou e la direttrice dell’EU-OSHA Christa Sedlatschek, promotori di un appello alle aziende europee private e pubbliche inviate a «riconoscere la necessità di affrontare lo stress lavoro-correlato, al fine di tutelare la salute dei loro lavoratori e la produttività delle loro organizzazioni.»