I luoghi comuni vogliono che il manager abbia caratteristiche dominanti, che imponga le sue decisioni e che sia tendenzialmente egocentrico.
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Ma a sfatare questi falsi miti arriva lo studio effettuato da tre ricercatori di Harvard e Wharton e pubblicato sulla rivista specializzata Academy of Management Journal. Secondo lo studio infatti un leader timido ed introverso permette al team di esprimersi più facilmente e può traghettarlo con più successo verso la meta finale. Il leader impositivo, al contrario, rischia di creare malumori e di non riuscire ad ottenere risultati positivi.
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Ma non tutto è bianco o nero, infatti il nodo della questione risiede nel tipo di persone da cui è composto il team. Infatti in caso di caratteristiche remissive il capo con caratteristiche dominanti saprà prendere in mano la situazione e sarà visto di buon occhio, in caso contrario servirà un capo più “mansueto”, come è risultato evidente tramite un esperimento pratico.
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Infatti i ricercatori hanno notato che la produttività di gruppi di lavoro di 130 punti vendita di un’azienda statunitense di consegna di pizza a domicilio dipendeva molto dal tipo di team e dal capo che funzionava meglio in base ad esso.
Un secondo esperimento ha coinvolto 163 studenti che hanno replicato un modello di gruppi di lavoro. Ancora una volta è stata confermata la tesi. Infatti i gruppi passivi migliorano quando a guidarli è un estroverso, viceversa quelli intraprendenti raggiungono i risultati peggiori quando sono guidati da leader egocentrici.