Consigli per il video colloquio

di Anna Fabi

Pubblicato 12 Maggio 2014
Aggiornato 18 Febbraio 2020 15:07

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Come sostenere un video colloquio prendendo spunti dai personaggi televisivi

Selezionare il personale tramite colloqui in video conferenze sta diventando sempre più un metodo semplice e comodo. Infatti da quando la velocità di connessione non è più un problema l’utilizzo della videocamera fa parte della vita aziendale sotto vari punti di vista.

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Ma riuscire a dare il meglio in video non è scontato e non è la stessa cosa di un colloquio vis-à-vis. Per questo arrivano i consigli per affrontare nel modo giusto un video colloquio, tra questi quelli di Antonio Meridda, esperto di comunicazione e linguaggio del corpo, che, insieme a Vidyo, ha selezionato i miglio anchorman da cui prendere spunto per dare il meglio.

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Da Ilaria D’Amico consiglia di prendere lo sguardo diretto, rivolto cioè alla videocamera, e non all’interlocutore sullo schermo, da Lilli Gruber l’impostazione della voce, utilizzando un tono pacato e basso, ma che non sia monocorde, ma che si adatti alle diverse emozioni. Da Maria Grazia Capulli lo sguardo naturale, che non sia fisso ma che si permetta delle naturali “distrazioni”, tranne nel momento della presentazione.

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Da Paolo Bonolis la prontezza di spirito, che evita momenti morti, ma senza ricalcarne l’aggressività. Da Massimo Giletti il linguaggio del corpo, caratterizzato da una forte empatia, punto focale del colloquio, come sottolineato da Meridda :«L’empatia è una dote fondamentale per comunicare bene con gli altri e nonostante sia una caratteristica che molte persone hanno per natura, in alcuni casi ci si può lavorare» capendo le aspettative dell’interlocutore e assecondandole.