I pregiudizi esistenti nei confronti delle persone obese sono ancora molto radicati. L’ipotesi di indolenza e il fatto che venga considerata una condiziono auto inflitta sono due degli errori più comuni che si fanno in questo caso.
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Ma l’obesità è, purtroppo, una malattia e non ha niente a che vedere con la produttività o la preparazione. Eppure una recente indagine ha dimostrato come le risorse umane siano ancora molto scettiche ad assumere persone obese. Il 56% degli intervistati infatti dichiara di mettere in stretta relazione l’obesità e la produttività e oltre la metà tra due candidati con le medesime caratteristiche sceglierebbe quella senza problemi di peso in caso l’altro fosse obeso.
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Da un lato si tratta di discriminazioni puramente estetiche dall’altra da stereotipi senza fondamento. Proprio per questo il fenomeno è molto grave e dovrebbe essere combattuto. Promuovere un tipo di vita sana in azienda è uno dei compiti che dovrebbe svolgere un buon manager ma sfatare i luoghi comuni è altrettanto importante. L’autore della ricerca Thomas Mansfield spiega «I risultati dello studio confermano il problema di parzialità affrontato dalle persone obese durante il processo di reclutamento e di selezione, e ciò potenzialmente significa che il candidato più qualificato non viene scelto», con grave danno per l’azienda stessa.