Non si tratta di allegre passeggiate per arrivare a lavoro, ma di una prova di resistenza che alletta i manager più importanti, è il Tortour, una maratona ciclistica di mille chilometri attraverso la Svizzera, che prevede 14 mila 500 metri di dislivello.
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Che i top manager amino gli sport estremi è cosa risaputa, sia perché amano mettersi alla prova e capire i propri limiti sia perché amano essere allenati. Così la maratona, che si è svolta ad agosto, ha visto partecipanti quali Soren Mose, direttore generale della filiale elvetica dell’olandese Saxo Bank, Romeo Cerutti e Barend Fruithof di Credit Suisse e Georges Kern, il ceo di Iwc.
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Nonostante i numerosi impegni i top manager riescono sempre a ritagliarsi un momento da dedicare all’attività fisica, perché l’allenamento aiuta a rimanere concentrati e ad essere più produttivi, ma anche perché aiuta a scaricare le tensioni e a relativizzare i problemi di lavoro. Ne traggono beneficio salute fisica e mentale, oltre ad allenare resistenza e disciplina, valori fondamentali quando si è a capo di un’azienda.
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D’altronde come ha sottolineato il manager Angelo Vergani, esperto di kayak, lo sport aiuta a sviluppare, in estrema sintesi,: “la capacità di prendere una quantità elevata di decisioni, possibilmente giuste, in tempi sempre più brevi; la capacità di assumersi dei rischi; aiuta a rendere partecipe dei processi aziendali ciascun collaboratore valorizzandone le specificità e sviluppa la capacità di sopportare situazioni di stress molto elevate e per periodi di tempo non brevi ed occasionali”