Per scovare le risorse migliori da assumere i responsabili della selezione del personale preferiscono affidarsi al passaparola, mettendo da parte i Centri per l’Impiego e le società di recruiting e accettando i suggerimenti che arrivano da clienti, fornitori o semplici conoscenti.
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Effettuare una scelta basandosi sulla fiducia, quindi, rappresenta ormai la consuetudine anche per le aziende che cercano nuovi talenti, stando a quanto si evince dall’indagine promossa dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro.
Sei aziende su dieci (soprattutto microimprese) nel corso del 2013, hanno infatti assunto nuove risorse affidandosi al tradizionale passaparola, un canale informale che «contribuisce certamente a quella asimmetria informativa che penalizza il merito e le capacità, in particolare dei giovani lavoratori», come afferma il segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi, sottolineando come svolgere un efficace servizio di selezione del personale potrebbero essere le stesse Camere di Commercio.
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Ad avere un certo peso, infine, è anche la conoscenza diretta dei candidati in seguito a uno stage o a un tirocinio formativo, basti pensare che solo nel corso del 2013 le aziende italiane hanno ospitato più di 310mila tirocinanti, un numero decisamente superiore a quanto avvenuto nel 2012.