Probabilmente vi stupireste nel sapere quanti dipendenti lasciano il lavoro in maniera imbarazzante, senza preavviso: alcuni ad esempio hanno inviato un tweet a luci rosse dal proprio account Twitter aziendale, altri hanno pubblicato una lettera aperta online per lamentarsi della dirigenza e altri ancora hanno scelto un video inappropriato, ad esempio. Ma cosa deve fare il manager in questi casi?
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Quando un dipendente lascia il lavoro con una scusa stravagante, il manager deve astenersi dal rispondere senza rifletterci: scegliete di rispondere in modo professionale, così da impedire che la reputazione dell’azienda cali. Ad esempio una donna (Marina Shifrin) ha lasciato il suo lavoro pubblicando un video su YouTube che è divenuto virale, e come risposta il capo della società ha condiviso un altro video per far sapere che sta assumendo un nuovo dipendente. Piuttosto che fare in questo modo, rilasciate una dichiarazione pubblica confermando che il dipendente non fa più parte del vostro team e che il dipartimento risorse umane sta studiando la situazione. La vostra reputazione ne beneficerà.
Indipendentemente da quando possano essere scandalose le dimissioni del dipendente, non parlate mai male di quella persona poiché influirebbe negativamente sulla vostra reputazione da manager. Piuttosto seguite il protocollo per un licenziamento: rimuovete i suoi login di accesso e avviate un processo di assunzione per trovare un sostituto.
Identificate le questioni giuridiche e preparatevi ad agire: quando un dipendente lascia l’azienda in modo inappropriato parlando male della società e delle persone che vi lavorano, potrebbe esser accusato di diffamazione e di esporre le informazioni aziendali riservate. Non appena un dipendente dà le dimissioni, monitorate il suo profilo sui social network, le email inviate agli altri dipendenti e i video che ha condiviso: se notate qualcosa che non va salvate il contenuto e rappresenterà una prova per confermare quali danni ha provocato alla vostra reputazione, a quella della società e dei colleghi.
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