Colloquio di lavoro nel week-end? No, grazie

di Anna Fabi

Pubblicato 10 Febbraio 2015
Aggiornato 18 Febbraio 2020 14:59

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Campagne di selezione organizzate nel week-end per andare incontro agli impegni dei candidati, che sembrano non apprezzare la scelta dei recruiters.

Chi risponde a un annuncio di lavoro, spesso, è ancora vincolato all’impiego precedente e potrebbe avere difficoltà nel ritagliarsi del tempo per presentarsi al colloquio conoscitivo. Non sono molte le aziende che cercano di andare incontro a esigenze di questo tipo, ma sembra che i pochi datori di lavoro che decidono di farlo non siano per nulla ripagati.

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È quanto sembra essere successo in occasione di una vasta campagna di recruiting avviata nell’ambito del progetto “Mail Express Posta & Finanza” in varie città italiane, tra cui Bologna, Verona, Milano e Genova. Oltre 100 nuove assunzioni e 563 curriculum vitae recapitati ai responsabili della selezione del personale, ma a quanto pare in sede di colloquio si sono presentati solo 25 candidati.

Il motivo? Le selezioni erano in programma durante il week-end, una scelta dettata dalla volontà di agevolare i lavoratori che, tuttavia, non è stata apprezzata dai candidati che si sono appellati al desiderio di non voler sottrarre tempo alla famiglia.

Se il 48% di coloro che non si sono presentati al “recruiting day” ha tirato in ballo le esigenze familiari, il 19,5% ha semplicemente evitato di fornire spiegazioni, mentre nel 14,5% dei casi i candidati hanno declinato l’offerta avendo recentemente accettato una proposta migliore.

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Ecco come ha commentato l’accaduto Bachisio Ledda, imprenditore di riferimento del gruppo di aziende che ha promosso la selezione:

«Il problema maggiore è che questi 104 funzionari di vendita che stiamo cercando sono strategici, poiché se non li troviamo si bloccano le ulteriori 104 impiegate di back office e minimo altre 156 persone come portalettere. Prima eravamo a rilento per il Jobs act, oggi per le difficoltà di trovare queste figure».