Manager: l?esperienza all?estero potenzia il talento

di Teresa Barone

31 Marzo 2015 08:00

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Per più di 9 manager su 10 l?esperienza all?estero è fondamentale per potenziare il talento: l?indagine Manageritalia.

Più che fuga di cervelli, la scelta di formarsi all’estero rappresenta una strategia per potenziare il talento: la pensa così il 91% dei manager coinvolti in una recente indagine promossa da Manageritalia alla fine del 2014, in collaborazione con AstraRicerche e in partnership con Safm (Scuola di alta formazione al management) e Kilpatrick International Executive Search.

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Gli esiti della ricerca “Senso e strade del talento” si basano su più di mille interviste che hanno avuto come protagonisti manager italiani ed esteri, ma anche studenti e giovani 10, invitati a chiarire il loro pensiero in materia di talento e opportunità nel mondo del lavoro odierno.

Sembra quindi che l’esperienza fuori patria – scolastica o lavorativa – rappresenti una risorsa fondamentale per far crescere e coltivare il talento, anche perché l’Italia non sembra offrire adeguate opportunità per la crescita individuale, come chiarisce Guido Carella, presidente Manageritalia:

«È opportuno – dice Guido Carella, presidente Manageritalia – che tutti, istituzioni, scuola e università, aziende, manager ecc, lavoriamo da subito per creare quei ponti e quel dialogo che servono perché il talento non venga sprecato e sia invece messo a fattor comune. Anche perché se è un bene che ci sia la fuga dei cervelli, dobbiamo essere capaci di creare un ecosistema che attiri cervelli e talenti dall’estero e favorisca la crescita e il ritorno dei nostri.»

Che cosa si può fare per favorire lo sviluppo delle qualità individuali? Carella risponde:

«In questo senso l’attuale focus del governo sul sistema scolastico potrebbe essere un punto di partenza, sapendo che poi anche i privati, le imprese e i manager hanno tanto da fare e da migliorare. E sia chiaro che parlando di talento, questo non va visto tanto o solo come prerogativa di pochi. Ci saranno sempre quelli che svettano, ma, in un sistema che sviluppa e favorisce l’espressione del talento, tanti, se non tutti, possono esprimere al meglio il loro.»

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